Ecco, questo è il Commercialista

In Ricordo di Enrico Gustarelli, tratto dal web

 

 

Enrico Gustarelli era nato nel 1916; si era laureato in Bocconi nel 1940 ed aveva sostenuto gli esami di Stato per la professione alla Ca’ Foscari nel 1946 (il ritardo fu dovuto alla guerra) con il prof Giordano dell’Amore.

Nel suo studio ed alla sua attenzione sono passate molte delle grandi operazioni finanziarie del Paese. Allora i “professionisti di affari” (anche se, forse, la locuzione non era stata ancora coniata) erano i commercialisti della preparazione e dello spessore di Enrico Gustarelli. Gli avvocati venivano consultati per gli aspetti giuridici dell’operazione e per risolvere (o evitare) le controversie. Infatti, così come l’impresa è un istituto economico, l’operazione (il business) è un momento economico, anche se vanno esaminati ed affrontati gli aspetti tecnici e giuridici.

Nelle numerose pubblicazioni di Enrico Gustarelli traspare il suo amore per la professione, il suo ideale di un’economia liberale di forte contenuto etico.

Giunto all’autunno della sua stagione professionale volle compendiare la sua lunga e fruttuosa esperienza in un “Decalogo della mia professione” che aveva fatto incidere su tavolette d’argento che aveva poi regalato agli amici.

Lo riproduco di seguito, affinché le dieci considerazioni o massime che lo compongono costituiscano un ricordo per tutti i Colleghi e che il decalogo della “sua” professione diventi il decalogo della “nostra” professione.

1. La professione è vocazione: segnata nel nostro dna

2. La professione è scienza: elaborata senza requie dalla nostra mente

3. La professione è tecnica: aggiornata continuamente dal nostro studio

4. La Professione è arte: stimolata e vivificata dalla nostra intuizione

5. La professione è etica comandata dalla nostra coscienza

6. Il cliente è uomo: da conoscere ed apprezzare nella sua ineludibile singolarità

7. Il cliente è amico, da accettare con i suoi dubbi e le sue indecisioni

8. Il cliente è partner da coinvolgere nella esperienza e nella dialettica

9. L’impresa è struttura: da comprendere nella sua essenza

10. L’impresa è movimento: da vivere insieme dal suo interno